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"...eppure, quando guardo il cielo, penso che tutto si volgerá nuovamente al bene,che ritorneranno l'ordine, la pace, la serenitá"Annalies Marie Frank
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Perchè Ocalan è in carcere e Arafat è osannato dal mondo intero?

Da quando è scoppiato il caso Ocalan mi pongo una domanda che probabilmente non avrà mai risposta:"Perchè Ocalan è in carcere e Arafat è osannato dal mondo intero?"

Entrambi hanno fatto la lotta armata eppure uno è in carcere e l'altro viene ricevuto dal Papa.
Entrambi hanno le mani sporche di sangue eppure uno è stato catturato e messo in catene e l'altro viene abbracciato dai grandi del mondo.
Entrambi hanno sparso sangue innocente, hanno ammazzato donne, bambini, non hanno affrontato soldati ma civili inermi che hanno assassinato o fatto assassinare con crudeltà e freddezza.

Trentamila sono i morti di Ocalan, nessuno, se non Israele, ha fatto il conto dei morti di Arafat,compresa la distruzione del Libano. Ocalan rischia la pena di morte, Arafat viene chiamato Presidente e ricevuto come capo di Stato pur non avendone uno.
E allora io mi chiedo- Perchè? - Qual'è il metro di giudizio per gli stessi crimini commessi da due persone diverse?
E vedo soldi. I soldi che sono serviti ad Arafat per farsi pubblicità, i tanti soldi che spesi per il terrorismo e per la trentennale propaganda contro Israele, per far si che il mondo, tutto il mondo, si imbevesse dalla sua personale versione della Storia: Israele che non ha il diritto di esistere, Gerusalemme che deve essere la sua Capitale, Gesù che, anzichè ebreo, era palestinese e quest'ultima invenzione è stata una trovata gtandiosa perchè ha toccato il cuore di persone nel mondo occidentale e cristiano. Non vedo però solo soldi, vedo anche la bravura che rasenta la genialità di un uomo, Arafat, che da crudele assassino di ebrei e da dittatore della della sua gente che fa sbattere in prigione e tirturare senza pensarci troppo, sa trasformarsi per il mondo occidentale in un sbacciucchiatore di Presidenti che, davanti alla sua bocca tremante e al suo occhio umido, si commuovono fino alle lacrime e si inchinano davanti alla sua uniforme e al pistolone che porta alla cintula.
Si inchinano davanti all'assassino diventato Premio Nobel, poi vengono in Israele a rimproverarci, a volte anche in modo piuttosto violento, per la nostra intransigenza nei confronti di una tale mammoletta che li bacia in fronte come un bravo papà. Che sia corrotto e falso non ha importanza, è un grandissimo trasformista e sa prendere tutti per il naso.

Ocalan invece è in prigione, affronterà giustamente per i turchi, un processo che potrebbe portarlo anche alla pena di morte. Perchè? E ancora vedo soldi. I soldi che i curdi non hanno e che non gli hanno permesso di fare propaganda e di far entrare nei capoccioni dei capi di stato, che pare servano solo per essere baciati dal boccadirosa palestinese, che il Kurdistan esisteva veramente, fino a quando non è stato diviso tra Iraq, Siria e Turchia. E vedo anche la semplicità di Ocalan che è un guerrigliero e non va in giro a sbaciucchiare la gente per ricevere soldi e simpatia.

Non posso dire che Ocalan mi sia simpatico, anche perchè è spesso al fianco degli Hezbollà, ma fa tenerezza perchè è naif, non ha fatto terrorismo nascondendosi dietro a menzogne per impietosire il mondo.

Ocalan è un uomo che combatte veramente per il suo popolo e lo ha fatto a muso duro e, dal suo punto di vista, con coraggio. Purtroppo per lui, al mondo interessa veramente solo il destino dei palestinesi che, anche se non hanno mai avuto uno stato, lo rivendicano al posto di Israele e, per ottenerlo, sanno far saltare aerei e grattacieli, sanno fare terrorismo internazionale, hanno tanti soldi e il mondo arabo alle spalle contro Israele e in affari con Europa e America.

Che cos'ha il povero Ocalan?

Niente se non un popolo che vive sulle montagne, al freddo o sparso per il mondo. Nessuno lo ha mai invitato ad Assisi, nessuno lo ha mai invitato in Vaticano, nessuno lo ha mai proposto per il Premio Nobel, nessuno sapeva nemmeno chi fosse fino a poco tempo fa. Arafat col terrorismo è diventato uno degli uomini più ricchi, temuti e rispettati del mondo. Ocalan ha ormai solo gli occhi per piangere.

Due uomini. Uno, con la furbizia e il cinismo, ha vinto e ha il mondo ai suoi piedi. L'altro, con il suo coraggio e la sua semplicità, ha perso e ha la galera.

Deborah Fait

Associazione di Amicizia Marche Israele - Pagina attiva dal 1995 - E mail: aami@eclettico.org
Ultimo aggiornamento: 16/01/10