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"...eppure, quando guardo il cielo, penso che tutto si volgerá nuovamente al bene,che ritorneranno l'ordine, la pace, la serenitá"Annalies Marie Frank
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Golan

Lui vuole il premio Nobel, lei vuole New York e tutti e due usano spudoratamente Israele per raggiungere i loro scopi. Sto parlando di Bill e Hillary Clinton. 

Hillary ha probabilmente perso New York proprio a causa del  cinismo  che le ha impedito di reagire come una persona civile e politicamente responsabile alle velenose accuse a Israele di Suha Arafat. In quel momento Hillary avra' pensato "da che parte mi metto? Ebrei o arabi? " e ha scelto istintivamente gli arabi (200 milioni e tanti soldi) dimenticandosi di essere venuta da queste parti per accattivarsi la simpatia degli ebrei americani ai quali il suo comportamento cinico e disgustosamente pro-Arafat non e' piaciuto.

Lui, il grande Bill, punta invece al Premio Nobel, e' alla fine del suo mandato, e' in declino, non vuole essere ricordato solo per i suoi giochini con Monica Levinsky e allora ha rivolto ancora I suoi sguardi al Medio Oriente, puntando alla pace tra Siria e Israele e promettendo alla Siria mari e monti cioe' un nuovo esercito e soldi a palate, esattamente quello che sta ricevendo l'Egitto da molti anni.  Alla Siria  promesse e complimenti, a Israele il DIKTAT: fare la pace a tutti i costi, non pensare al prezzo e il prezzo sara' il Golan, la sicurezza di Israele e le vite dei 18.000 israeliani che, in 33 anni, hanno fatto del Golan un  Giardino dell'Eden sul quale volano le cicogne durante le loro migrazioni. Che gli importa a Clinton? Lui vuole il Nobel per la pace senza rendersi conto che dal momento che questo premio e' stato dato a un terrorista come Arafat ha perso molto del suo prestigio. Lui vuole il Nobel e Israele sara' il mezzo. Costi quel che costi. Saranno gli israeliani, come sempre, a pagare.

Siria e Iraq  hanno storie simili, due terribili dittature: hanno massacrato decine di migliaia di persone tra il loro popolo, hanno invaso un piccolo paese loro vicino proclamandolo loro provincia. L'Iraq ha invaso e annesso il Kuwait poi liberato con la guerra del Golfo, la Siria ha invaso e annesso il Libano tutt'ora di sua proprieta' tra l'indifferenza del mondo intero. Entrambe le dittature hanno promosso il terrorismo contro Israele e contro il mondo occidentale ed entrambe le dittature hanno sempre rotto ogni accordo mai fatto con chiunque. Hafez Assad e' un dittatore, terrorista, assassino legittimato dalla Francia e dagli altri paesi europei e con questo personaggio Israele dovrebbe fare la pace e a questo personaggio Israele  dovrebbe sottomettersi accettando di consegnargli il Golan prima ancora di fare qualsiasi tipo di trattativa.  La Siria, dopo aver perso con disonore  tutte le guerre con cui ha attaccato Israele si permette di dettare legge.  Assad che ha fatto tagliare a pezzi I soldati  israeliani presi prigionieri durante la guerra del Kippur, Assad che attraverso gli hezbollah ogni tanto si degna di mandare in Israele qualche pezzo  di qualche soldato, Assad che ha fatto si che Ron Arad fosse venduto tra bande di terrorisrti siriani e iraniani, questo Assad  dovrebbe mettere le condizioni alla pace.

Ho sempre avuto una grande fiducia nell'intelligenza degli israeliani ma la voglia di pace e' cosi' forte che questa volta ho paura che, illudendosi, capitoleranno. Sorge spontanea una domanda: perche' Israele deve fare quello che vogliono gli arabi per poter avere un po' di pace? Arafat ha inventato una nuova storia del Medio oriente facendo passare i palestinesi per un popolo antico e non nato nel 1967 e proclama il proprio diritto su Gerusalemme che mai nella sua storia e' stata una citta' palestinese. Arafat vuole la Giudea e Samaria e Israele deve deportare gli ebrei che vogliono vivere in quelle terre storicamente ebraiche per fare posto ai palestinesi. Assad vuole il Golan perso nel 67, riperso nel 73, annesso a Israele nell'81 e gli israeliani che hanno reso quelle alture meravigliosamente belle, che vi hanno creato  kibbuzim, fabbriche di vino, di acqua minerale,  quei 18.000 israeliani che hanno fatto del sionismo la loro ragione di vita e del Golan  la loro casa amatissima dovranno andarsene o dovranno in alcuni casi essere deportati a forza dall'esercito di Israele.

E' giusto tutto questo? 

Non e' giusto come non e' giusto quasi nulla di tutto quello che e' successo in questa zona del mondo negli ultimi 52 anni . Israele boicottato, ricattato, negato all'esistenza, invaso da eserciti feroci con l'unico scopo di annientarlo, tormentato dal terrorismo, 
condannato dal mondo intero per il suo desiderio di continuare ad esistere, piccolo paese circondato dall'immensita' araba.  E adesso in nome della pace,  Israele continua ad essere vittima delle circostanze e  dovra' diventare ancora piu' piccolo  permettendo alla Siria di arrivare fino al Kineret,  ad Arafat di penetrare in Israele  attraverso Gerusalemme, Giudea e Samaria e tutti gli altri territori.
Sara' Pace?  Sara' Paura.
E le cicogne che da 33 anni erano ritornate sul Golan perche' venivano rispettate e rifocillate e nessun siriano piu' gli poteva sparare addosso dovranno andarsene anche loro e non sapranno mai chi ringraziare. A Bill Clinton non interessano gli israeliani ne' le cicogne e, anche se gli daranno il premio Nobel, sara' comunque ricordato soltanto per i suoi giochetti con Monica Levinsky.

Cosa succedera' dopo che Israele si sara' spogliato di tutti I territori che gli arabi vogliono avere? 
Forse allora tutti ci vorrano bene?
Forse  Israele sara' accettato dalle nazioni del mondo?
Forse  la Stella di Davide Rossa  entrera' a far parte della Croce Rossa Internazionale che finora l'ha rifiutata?
Forse Israele non sara' piu' isolata alle Nazioni Unite?
Forse nessun paese  ci boicottera' ?
Tutti ci vorrano tanto bene perche' saremo diventati piccoli piccoli, incredibilmente vulnerabili e questo non puo' non ricordarmi la tattica di Hitler non appena entrato in Polonia: circondare i ghetti, isolarli completamente dal resto del mondo, stringerli in una morsa di paura e disperazione e poi distruggerli. Israele piu' piccolo che mai sara' circondato da arabi che continuano a parlare di odio.

Spero di essere pessimista, spero che Israele possa continuare ad esistere nonostante gli antisionisti, i postsionisti , Bill Clinton  e I suoi amici arabi e l'Europa, eterna nemica. Spero che le cicogne possano continuare a volare sul Golan.

Deborah Fait

Israele, 23 dicembre 1999

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Ultimo aggiornamento: 16/01/10