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"...eppure, quando guardo il cielo, penso che tutto si volgerá nuovamente al bene,che ritorneranno l'ordine, la pace, la serenitá"Annalies Marie Frank
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Lettere a Filippo Landi - RAI

Per Marco Pannella

Lettera a Ezio Mauro

"GERUSALEMME : IO GIURO"

CROCE ROSSA: SCANDALOSO!!!!

Per Daniele Scaglione - Presidente di Amnesty Int

GERUSALEMME - Patrimonio del MONDO

Sono ritornati i nazisti!

Domani l'Europa vuole ricordare Auschwitz

Il Seminario a Davos

Lettera al Direttore de La Stampa

Israele e, ahime', Giurato

L'Islam e gli animali

Lettere a Filippo Landi - RAI

1/1/2001

Egregio Dottor Landi,

Ho seguito il suo servizio da Gerusalemme di oggi, 1 gennaio, alle ore 13.30 e come spesso mi succede, sono rimasta sorpresa.
Il suo servizio parlava delle manifestazioni dei palestinesi nei territori e il filmato mostrava le orde di giovani che marciavano vestiti di nero , col capo fasciato nella Kafiah e armati fino ai denti, che sfilando sparavano e tutti con un aspetto molto minaccioso. Mentre sullo schermo passavano appunto queste immagini la sua voce le commentava e io ho sentito, devo dire con leggero disgusto, parole come : "orgoglio, giovani che sfilano e dietro a loro altri ancora piu’ giovani, Fatah il "partito’ di Arafat, sfilano perche’ credono in Barghouti, capo dei Tanzim, sfilano bendati per non farsi riconoscere dalla polizia israeliana. Due dirigenti di Fatah assassinati dagli israelian… erano dentisti"
Il suo tono era rispettoso, direi commosso. Non una parola sulle armi, non una parola sulla violenza che le immagini mostravano. "Giovani orgogliosi" , non terroristi. Fatah , un partito, certo, vorrei pero’ ricordarle che Fatah, prima di essere innalzato all’onore di "partito " proprio dagli israeliani non era altro che un gruppo di terroristi ovviamente fuori legge nel mondo civile. Vorrei anche ricordarle che non sfilano tutti coperti e irriconoscibili per sfuggire alla polizia israeliana di cui se ne strafregano , sfilano cosi’ perche’ e’ il loro stile . A Beirut gli hezbollah, nelle loro marce oceaniche, sfilano allo stesso modo e non perche’ hanno paura della polizia libanese che li porta in trionfo. Semplicemente perche’ e’ lo stile dei terroristi. Nell’Autorita’ Palestinese (anzi in Palestina, come lei dice sempre) sono tutti neri colla Kafiah o tutti rossi col cappuccio stile il Ku Klux Klan.
La sua commossa ammirazione per questi giovani che "lottano per la propria terra" rimarcando il loro "orgoglio", senza accennare alla loro violenza e all’odio che hanno dentro, suonava ancora piu’ stridente se paragonata a come e’ stato liquidato l’assassinio di Benjamin Kahana …"estremista ebreo", non israeliano, non cittadino, estremista e sua moglie, assassinata con lui, quasi non e’ stata nominata e I suoi sei figli la piu’ piccola di due mesi, appena nominati anche loro, anche se cinque erano in macchina rischiando di morire tutti. Che diritti hanno? -estremisti ebrei- e nulla piu’.
Barghouti che urla da mane a sera che bisogna ammazzare tutti gli ebrei che calpestano la terra palestinese e che lo sta facendo da tre mesi, e’ un eroe amato e seguito da quasi tutti I giovani palestinesi. Quelli che non lo amano sono del gruppo hamas, sempre terroristi. Ma non bisogna dirlo.
Il servizio di oggi e quello sui palestinesi che mostravano piangendo le chiavi delle loro case in Palestina (Israele ) mi fa sentire puzza di bruciato.
Riccardo Cristiano ha rimesso quasi un occhio e senza quasi la reputazione.. Un pestaggio di avvertimento puo’ far male quindi e’ meglio chiamare le cose con altro nome. E Barghouti diventa un eroe, I giovani palestinesi sono pieni di orgoglio, le armi che maneggiano non esistono, le loro mascherate per fare colpo e paura sono per -difendersi- dai cattivi israeliani. Quello che urlano non si sente, quello che bruciano non si vede. I morti ammazzati israeliani sono estremisti ebrei mentre I morti ammazzati palestinesi sono "dentisti…. dirigenti di Fatah…" , non sono estremisti, sono brave persone tranquille, professionisti… gli estremisti sono solo gli ebrei.
E infine Il Monte del Tempio e’, per voi giornalisti, la -spianata delle Moschee-.
Suppongo lei sia cattolico, dottor Landi, quindi mi permetto di metterla sull’avviso che continuando a sputare su Israele e le sue ragioni (ne avra’ qualcuna, no?), voi cattolici sputate su voi stessi perche’ il giorno in cui Arafat avra’ la sovranita’ sui luoghi santi cristiani voi cattolici quei luoghi santi li vedrete col canocchiale.
Gesu’, a Gerusalemme, vedeva il Tempio degli ebrei, non le moschee. O non bisogna dirlo?
Distinti saluti

 

3/1/2001

Ho appena seguito la sua intervista con Unomattina e mi scusi se intervengo ancora ma ,sa, io sono una che cerca il pelo nell’uovo. Lei, pur parlando da Gerusalemme, ha continuato a dire "qui in Palestina". Aveva alle spalle un autobus di Egged, la compagnia di trasporto israeliana, parlava da Gerusalemme, dove suppongo lei risieda e diceva di trovarsi in Palestina. Ha detto un’unica volta "qui in Israele". Mi perdoni, ma gli ascoltatori che non conoscono il problema e la zona, e sono parecchi in Italia, possono veramente credere che Gerusalemme si trovi in Palestina e la cosa, personalmente, mi secca come mi seccherebbe che qualcuno dicesse che Roma si trova in Albania.
A Luca Giurato che parlava con tono di rimprovero dei tre o quattro milioni di profughi arabi che Israele "assolutamente" non vuole accogliere vorrei dire di ricordarsi la reazione dell’Italia (60 milioni di abitanti) quando sono arrivati a Bari anni fa 12.000 albanesi. Israele, forse Giurato lo ignora, ha 5.200.000 abitanti ebrei e piu’ di un milione di arabi aggiungendo a questo milione altri 3 o 4 milioni di arabi Israele, lo capirebbe pure un bimbo ma forse Giurato no,cesserebbe di esistere. Lei pensa, Giurato che possa esistere un paese al mondo disposto ad accettare di scomparire? Se si me lo nomini , per cortesia.
Un’altra cosa, signor Giurato. Perche’ non si degna di rispondere ai miei messaggi? Non sa cosa dire o la cortesia non fa parte del suo modo di essere?
Cordialmente
Deborah Fait

Per Marco Pannella

Ho letto il messaggio di Marco Pannella e il suo invito a proclamare la difesa di Israele.
Come sempre Marco riesce ad entusiasmarmi, come sempre riesce ad essere amico di Israele senza sbavamenti e sentimentalismi.
Il suo amore per Israele e' ragionato e politico e per questo motivo ha valore perche' lui rispetta Israele, ha stima per questo paese e lo si sente ogni volta che ne parla.
Marco Pannella ha voluto organizzare un congresso del Partito Radicale (credo , se la memoria non mi inganna, negli anni '80) a Gerusalemme, capitale di Israele, nel periodo in cui tutti il mondo era contro Israele impegnato suo malgrado nella guerra in Libano. Tutto il mondo ci accusava dimenticando che da molti anni dal Libano i terroristi di Arafat sparavano razzi Katiusha contro il nord del paese e contro la popolazione civile.
In questo momento in cui non si sa cosa avverra' domani, in un momento in cui ancora il mondo occidentale e' contro di noi, senza pieta', senza comprensione alcuna per la tragedia che qui si vive dal 1948.
In un momento in cui i media sostengono che Israele e' intransigente perche' non consegna ad Arafat , su un piatto d'argento,la nostra Capitale, i nostri luoghi Santi, e il nostro territorio per accogliere anche 3 o 4 milioni di profughi che gli arabi hanno voluto -mantenere- nella condizione di profughi per 50 anni.
In un momento in cui Israele rischia di sparire perche' Arafat vuole due Palestine, la sua che nascera' e Israele di cui vuole impadronirsi demograficamente oltre che con guerra e terrorismo.
In questo momento la simpatia e l'appoggio di Marco e la sua proposta di creare la "difesa di Israele" ci fanno sentire meno soli.
Non sono solamente la guerra e il terrorismo che feriscono l'anima di Israele ma e' il terribile senso di solitudine, di isolamento e di incomprensione di cui il mondo ci gratifica ogniqualvolta Arafat ci colpisce con le sue armi, i suoi "martiri" e la sua propaganda.
Grazie Marco.
Deborah Fait

Lettera a Ezio Mauro

Egregio Direttore Dott. Ezio Mauro.
DIRETTORE DE - LA REPUBBLICA-


Ormai il mio contenzioso con il giornale da Lei diretto non ha piu' storia , mi dispiace tuttavia che il giornale in questione continui a esprimere antisemitismo anche sotto la Sua direzione. Anni fa ho avuto l'onore di conoscerla a Torino e ho avuto l'impressione di parlare con una persona assolutamente equilibrata.
Cosa sta succedendo Dott. Mauro? Una vignetta come quella di Bucchi apparsa sul suo quotidiano non puo' che esser degna della piu' bieca propaganda palestinese e le assicuro che mai mi sarei aspettata di vedere simili cose su un giornale diretto da Lei. Ripeto la domanda: cosa sta succedendo?
Posso capire gli articoli fanatici e stillanti odio di Sandro Viola. E' una firma famosa, ha seguaci degni di lui e non credo sia facile impedirgli di scrivere quanto odia Israele.
Non posso capire pero' l'antisemitismo senza veli espresso da vignette che possono apparire, senza sfigurare, sui giornali palestinesi, siriani, iraqeni, egiziani o qualche anno fa sui giornali nazifascisti europei.
Non posso capire la propaganda fatta in Italia contro una delle due parti in causa, guarda caso la parte democratica. La parte che non picchia, non mette bombe, non giura vendetta, non fa correre pericolo alcuno al giornale e nemmeno ai responsabili di tale scandalosa propaganda.
Non ho altro da aggiungere , Dott. Mauro, se non che mi dispiace immensamente che lei sia coinvolto nell'immondizia che spesso e volentieri esce dal suo giornale.

"GERUSALEMME : IO GIURO"

L'informazione europea ha dato pochissimo rilievo alla grande manifestazione svoltasi a Gerusalemme lunedi 8 gennaio.
La televisione italiana ha parlato di 150mila persone. Sorprendentemente uno dei maggiori network americani ha parlato di -alcune "decine" di migliaia-. E' stato fatto un grande sforzo per dare alla manifestazione scarsa importanza e una falsa etichetta ideologica: il TG1 ha parlato di "manifestazione organizzata dalla -destra, nazionalista, religiosa-.
Forse e' il caso si dica a chiare lettere quello che e' successo quella sera a Gerusalemme, la nostra capitale che qualcuno da Washington vuole dividere e far diventare una novella Belfast.
Credo sia giusto e doveroso far capire agli amici e ai nemici la grandezza di quanto e' accaduto lunedi' in Israele e dico di proposito "Israele" perche' tutto il popolo e' stato coinvolto. Anche chi non ha potuto partecipare fisicamente era la' con tutto il suo cuore e tutta la sua anima. Religiosi, laici, destra, centro, la sinistra non estrema, tutti erano spiritualmente presenti e uniti a tutti gli altri.
Il popolo di Israele era la' e quando le 400.000 mila persone presenti hanno gridato all'unisono con i duemila incaricati a fare da guida :"GERUSALEMME: IO GIURO", in ogni casa di Israele ogni ebreo avra' ripetuto "Gerusalemme: io giuro" e ogni ebreo avra' provato lo stesso brivido di amore e nostalgia dei suoi antenati dispersi nel mondo quando concludevano la Haggada di Pesah dicendo "l'anno prossimo a Gerusalemme"

Il regista e ideatore del rally di Gerusalemme 'e stato Nathan Sharanski, piccolo grande ex "prigioniero di Sion", 18 anni di Siberia per amore di Israele, che ha avuto il coraggio di tramutare un'idea fantastica ma incerta in un successo grandioso, emozionante e commovente e assolutamente non politico. Questa e' stata la decisione piu' importante e intelligente degli organizzatori: lasciare la politica fuori dal contesto, non dare l'opportunita' di gigioneria a nessun esponente di partito e ogni politico ha capito l'importanza di lasciare parlare "soltanto" le centinaia di migliaia di persone presenti che dovevano assolutamente fare un giuramento a Gerusalemme, un giuramento storico che tutti dovranno rispettare in America , in Europa e in Medio Oriente.
Famiglie intere, bambini in carrozzella, giovani che ballavano in circolo, tutti che cantavano, tranquilli ed emozionati, tutti fratelli ancora e finalmente, ebrei che volevano far capire al mondo l'importanza di Gerusalemme non solo per gli ebrei israeliani ma per gli ebrei del mondo intero.
Pareva di vedere uno di quei documentari da cineteca sulla nascita di Israele quando il popolo, dopo il discorso di Ben Gurion, si e' messo a ballare per le strade dimentico, nella felicita' del momento, della guerra che incombeva e che sarebbe scoppiata il giorno seguente.
Cantavano e ballavano gli ebrei lunedi sera, non avevano paura, non pensavano agli attentati e alla guerra ma alla loro Citta' Santa, alla loro Capitale.
Forse qualcuno dei piu' anziani ricordava quel giorno del lontano 1967 quando Mota Gur, arrivato al Muro del Pianto insieme a Rabin e ai soldati che avevano liberato Gerusalemme dall'occupazione giordana, si rivolse al popolo di Israele dicendo "Il Monte del Tempio e' nelle nostre mani" . Non ha detto -abbiamo liberato Gerusalemme-, Ha detto "Il Monte del Tempio" perche' Gerusalemme e' il Monte del Tempio, Gerusalemme e' il Kotel sulle le cui pietre generazioni di ebrei hanno pianto. Nella cui direzione generazioni di ebrei hanno pregato.
Gli ebrei non hanno pregato per la bella passeggiata di Ben Iehuda, gli ebrei per generazioni non hanno pregato rivolti a Ramat Aviv .
Gli ebrei e' per Gerusalemme che hanno pregato e sono morti ed e' per questo che 400 mila persone lunedi, 8 gennaio del 2001, hanno gridato all'unisono, perche' tutto il mondo potesse sentirli
"GERUSALEMME : IO GIURO".

CROCE ROSSA: SCANDALOSO!!!!

Il Presidente della Croce Rossa Francese, Marc Gentilini, ha chiesto di ammettere SUBITO la Luna Rossa Palestinese nella Croce Rossa Internazionale! Il presidente del Maghen David Adom, Yochanan Gur, ha scritto subito una lettera a Gentilini per protestare. Il M.D.A. esiste dal 1930, ha prestato la sua opera in Rwanda, Cambogia, Turchia, Serbia , Armenia, Grecia, Etiopia, Eritrea, Afganistan e adesso a El Salvador. Il M.D.A. ha chiesto invano per anni di essere ammesso nella CRI e ha ricevuto sempre risposta negativa. L'ultima risposta e' stata che la Stella di David Rossa puo' infastidire la sensibilita' degli arabi e che allora, per essere ammesso nel CRI, Israele dovrebbe eliminarla per entrare a far parte di paesi con altri simboli. Israle ha sempre rifiutato questa ennesima umiliazione. Gentilini, dopo la protesta di Gur, ha detto che allora si potrebbe ammettere ANCHE Israele se verra' ammessa la Palestina. Il MDA chiede pieno riconoscimento del suo simbolo e Gur ha denunciato Gentilini presso la American Red Cross che si e' "sempre distinta per eliminare le discriminazioni nei confronti del MDA". Gur conclude la sua lettera dicendo che,prima di chiedere l'ammissione della Luna Rossa di un paese che ancora non esiste, la CRI francese dovrebbe rimediare all'ingiustizia storica commessa nei confronti di Israele.

Pare che niente sia cambiato nel mondo. In questo caso nemmeno la notizia data ripetutamente che la LR Palestinese portava in giro armi per la guerra anziche' malati o feriti, e' servito a far diminuire l'odio contro Israele. E' veramente una vergogna, una deprimente vergogna.

 

Per Daniele Scaglione - Presidente di Amnesty Int

Caro Presidente,
alcuni anni fa ero iscritta ad A.I. poi ho dovuto cancellare la mia iscrizione e l'ho fatto con gioia e le spiego per quale motivo.
La mia condizione di iscritta mi faceva ricevere tutte le vostre pubblicazioni e mi sono accorta cosi' che il movimento al quale avevo dato la mia adesione era un movimento antisemita.
Purtroppo continuo a pensarlo perche' le vostre reazioni alla tragedia che viviamo qui in Israele e' sempre di parte (quella palestinese) ed e' sempre pronta ad accusare la parte aggredita (quella israeliana). Non va bene. Non e' cosi' che dovrebbe comportarsi un movimento che si batte per la pace e i diritti umani. Quale pace? Quella di Arafat? quali diritti umani?
Io non ho mai sentito un vostro grido quando saltano gli autobus in Israele, ne' quando ebrei vengono ammazzati senza colpa, ne' quando un ragazzino di 16 anni viene trascinato in un'imboscata e ammazzato con 15 pistolettate, ne' quando due soldati israeliani sono maciullati, ridotti in poltiglia dalla barbarie palestinese. Non ho mai sentito un vostro grido di protesta quando Arafat ha fatto fucilare pubblicamente e senza processo, praticamente dopo due ore in tutto, due ragazzi , secondo il dittatore, collaborazionisti. Ha poi detto di avere una lista di altri 20.000 che faranno la stessa fine, certo non saranno fucilati per non scandalizzare il mondo dei cui soldi Arafat ha bisogno ma un po' alla volta spariranno come tante altre persone in quei territori disgraziati e corrotti a causa del dittatore che li ha in proprio possesso e che voi avete sempre difeso. Difeso anche quando fa chiudere le scuole perche' i bambini vadano a gettare sassi davanti a quelli, piu' grandi, che sparano, (possibilmente davanti alle telecamere) affinche' il mondo intero possa accusare Israele di ammazzare i bambini . Nessuno capisce e pensa, grazie al lavaggio di cervello cui si e' sottoposti dai media, che il posto di quei bambini e' a scuola a studiare o a casa a giocare. Ne' vi ho mai sentito alzare la vostra voce scandalizzata di fronte ai libri di testo dell'Autorita' palestinese dove non appare MAI Israele, cancellato dalla cartina geografica del M.O. e dove gli ebrei sono descritti come scimmie e maiali.
Nei territori palestinesi vige la pena di morte, spesso senza processo, in tutti i paesi arbo-islamici vige la pena di morte ma non ho mai avuto il piacere di sentire alta e forte la vostra protesta come quando dovete protestare contro Israele. Ho sempre davanti agli occhi una vostra pubblicazione di alcuni anni fa in cui si vedeva un bambino per terra e accanto a lui un soldato con un fucile.. Non si vedeva il volto, poteva essere un bambino di una qualsiasi parte del mondo con un soldato di una qualsiasi parte del mondo. A quanto ne so poteva anche essere un fotomontaggio ma voi avete voluto far capire a chi guardava col cuore gonfio di pena che si trattava di un bambino palestinese e che il soldato era, naturalmente, israeliano.
Non ho mai visto una vostra pubblicazione con le fotografie dei bambini di Kiriat Shmona costretti a vivere nei rifugi, terrorizzati dalle bombe che sono cadute per 20 anni su quella citta', ne' la foto di un bambino israeliano saltato in aria con un autobus. Avete forse pubblicato qualche immagine del linciaggio?
Tornando ai giorni nostri mi sarei aspettata di sentire una vostra protesta non fatta sottovoce a qualche scagnozzo di Arafat ma un'accusa chiara e coraggiosa per il cinismo e la barbarie che sono la quotidianita' nei territori palestinesi.
Non avete avuto questo coraggio e me ne dispiaccio. E' molto piu' facile e meno pericoloso accusare la sola democrazia di questa zona, Israele.

GERUSALEMME - Patrimonio del MONDO

Il movimento islamico Waqf sta continuando imperterrito a dissacrare il Monte del Tempio.
Archeologi e intellettuali israeliani stanno inviando messaggi disperati al Primo Ministro Ehud Barak perche' faccia cessare immediatamente la distruzione di quella parte sacra ( a tutte le religioni) di Gerusalemme.
I trattori vanno avanti e indietro sulla spianata , e' stata DIVELTA la pavimentazione vecchi di centinaia d'anni, hanno buttato giu' per la collina tonnellate di detriti maciullati appartenenti al Primo e al Secondo Tempio che difficilmente potranno essere recuperati e salvati.
Il Mufti di Gerusalemme ha detto che non esiste nessun artefatto appartenente al popolo ebraico, che la' non e' mai esistito il Tempio degli ebrei, che le moschee sono la' dal tempo di Adamo(!!!) e che loro hanno quindi il diritto di distruggere tutto per costruire un'altra moschea.
A.B.Yehoshua e altri intellettuali invocano l'immediata sospensione di questo scandalo "che causa un danno irreversibile al luogo archeologicamente il piu' importante del popolo ebraico e che fara' piangere intere generazioni future".
Il Monte del Tempio e' un problema culturale, non politico, e' un luogo UNIVERSALE e il danno che i palestinesi stanno provocando sara' irreversibile e tutto il mondo lo piangera'.
Negli anni 70, Israele aveva incominciato a restaurare le rovine del primo e secondo Tempio e chi di voi e' stato in Israele sa con quanta accuratezza gli esperti israeliani sanno restaurare le antichita' (chi non ha visitato i restauri dell'antica Roma e dei nabatei o di antiche sinagoghe?).
Ebbene, Israele ha dovuto sospendere i lavori di restauro a causa di una CONDANNA dell'ONU !!! Si, avete letto bene. L'ONU ha condannato Israele perche' faceva dei lavori di restauro in "territorio occupato".
Dov'e' l'ONU adesso che i palestinesi stanno distruggendo tutto per cancellare ogni traccia del passato del popolo ebraico? Dove e' l'ONU?
Gerusalemme e' patrimonio del mondo, e una citta' sacra alle tre religioni e solo la sovranita' di Israele garantisce la salvaguardia di tutti i luoghi santi e la liberta' di frequentarli. Perche' il mondo cattolico non capisce questo?
Perche' il mondo occidentale e cattolico non capisce che dividere Gerusalemme significa perderla e perdere irrimediabilmente la bellezza della Citta' Vecchia con i suoi luoghi santi?
Perche' il mondo occidentale e cattolico non e' saltato per aria alla scandalosa proposta di Clinton di dividere la citta' e di consegnare i luoghi santi ai palestinesi?
Betlemme, sotto la sovranita' israeliana era una piccola Positano, Gerico era un gioiellino. Cosa sono adesso? Le case di Betlemme sono coperte da orrendi e giganti ritratti di Arafat, ne avevano messo uno anche sulla Basilica.
Non appena Betlemme e' passata ai palestinesi questi per rabbia hanno picconato i marciapiedi e le fogne e durante una mia visita di alcuni anni fa dovevamo fare attenzione a non scivolare sui liquami.
Gerico e' diventata il quartier generale di hamas ed e' ormai un covo di terroristi.
Chi puo volere che anche Gerusalemme faccia questa fine? Stanno incominciando.
Aiutateci a salvarla.
Stanno distruggendo tutto sul Monte del Tempio, vogliono ricoprirlo con altre moschee e LO FARANNO!
Aiutateci a fermare questo scempio.
Aiutateci a mantenere Gerusalemme LIBERA - BELLA e SANTA per il mondo intero.
Aiutateci a mantenere Gerusalemme patrimonio del MONDO!
Scrivete a Kofi Anan, segretario dell ONU
Scrivete al Primo Ministro Ehud Barak
L'indirizzo di Barak:
The prime Minister Ehud Barak
P.O.Box 189
91919 Jerusalem
ISRAEL
e mail di Barak:
barak@pmo.gov.il

Sono ritornati i nazisti!

Ancora ebrei vengono ammazzati a sangue freddo al grido di "ebrei- ebrei".
Ancora ebrei devono aver paura di camminare per la strada, di viaggiare in macchina, di andare al bar o al ristorante perche' "loro" possono essere dovunque e trascinarti contro un muro e spararti in testa.
Non succede nell'Europa di 50 anni fa ma oggi, anno 2001, a casa nostra.
Succedeva la stessa cosa negli anni 70 quando i terroristi nazisti-palestinesi entravano nelle case delle citta' del nord di Israele e facevano stragi, ammazzavano a sangue freddo uomini, donne e bambini, sfondavano le porte degli appartamenti e ammazzavano .
Entravano nelle scuole, Maalot, e correvano dietro ai bambini terrorizzati, li raggiungevano sotto i banchi dove disperatamente cercavano rifugio e gli sparavano addosso. A dei bambini, a sangue freddo, mentre urlavano e piangevano e chiamavano la loro 'ima' , la loro mamma.
Il nord di Israele e' stato salvato da queste scorribande di assassini entrando in Libano per combattere i nazisti-palestinesi e il loro capo che poi e' coraggiosamente fuggito a Tunisi. Per difendere il nord di Israele dai nazisti siamo entrati in una tragedia lunga 18 anni.
Ma adesso come possiamo fare? Gli israeliani non ne possono piu' di guerre.
Cosa possiamo fare per non essere piu' assassinati?
Adesso questi nazisti chiamano Israele"il limone da spremere", vogliono portarci alla disperazione per ottenere quello che chiedono: Gerusalemme col Monte del tempio e il Muro del Pianto - tutta la Giudea e Samaria - i loro milioni di rifugiati in Israele e la creazione della Palestina. Alla fine avranno nelle loro mani Israele e la Palestina e ci sara' la caccia all'ebreo.
Cosa fara' allora il mondo? Si voltera' dall'altra parte come ha fatto durante la Shoa'? Sta aspettando altri 5 milioni di ebrei ammazzati?
L'Europa e l'America fanno pressione su Barak perche' faccia tutte le concessioni richieste e poi ne verranno delle altre e tutti diranno "forza, Israele, dagli quello che vogliono. Dagli , dagli dagli Israele, limone da spremere, Ebreo fra gli stati, dagli tutto quello che chiedono. Forza Israele. Cosa aspetti? Non vuoi? Gerusalemme ti e' piu' cara della vita? Non fa niente . dagliela, Israele. Il Muro del Pianto e' stato invocato per generazioni? Non importa. Daglielo Israele.

Non vogliamo avere problemi per colpa tua. Dovevi andare in Uganda, Israele, non qui, qui ci sono loro e loro hanno la ricchezza, hanno il potere, hanno la barbarie che ci spaventa, hanno il petrolio. Dovevi andare in Uganda, anzi devi fare una cosa ancora piu' saggia Israele: DEVI SPARIRE".
Questo dira' il mondo sorridendo servile ad Arafat, Saddam Hussein, Assad, Munarak e a tutti gli atri dittatori arabi. "Vedete?- diranno i grandi del mondo- Noi vi abbiamo aiutato. Noi siamo sempre stati dalla vostra parte. Noi siamo sempre stati alle vostre regole. Siamo amici"
E ancora una volta Israele sparira'.
Aiutateci, sono ritornati i nazisti.

Domani l'Europa vuole ricordare Auschwitz

Il 27 gennaio 2001, anniversario della liberazione di Auschwitz, in Italia e in tutta Europa si celebrera' la " Giornata della Memoria" per ricordare coloro che sono stati perseguitati, deportati, assassinati in nome di una perversa e feroce logica di annientamento perseguita dal nazismo con l'inevitabile e vile complicita' del fascismo e dei governi europei. Chi vorra' accendera' un lumino al tramonto, secondo la tradizione ebraica, un lumino che ardera' fino alla fine e che nessuno dovra' spegnere.

E' importante e doveroso cercare di riannodare l'esile filo della memoria.

E' importante per coloro che ancora possono raccontare alle giovani generazioni quello che e' accaduto in Europa poco piu' di 50 anni fa e che qualcuno insidiosamente tenta di negare, di rimuovere o di legittimare in nome di un brutale tentativo di "pacificazione".
E' doveroso nei confronti dei milioni di innocenti vittime di una tribu' selvaggia e spietata, come la definisce Alberto Nirenstajin, che si aggirava per le strade d'Europa, una tribu' feroce che ha goduto dell'organizzazione e dell'appoggio totale dell' apparato statale perfetto della nazione tedesca che aveva ispirato, nei secoli precedenti, la cultura europea per poi perdersi nel buco nero dell'odio e del razzismo, della brutalita' e della morte.

Leggendo i libri che tentano di raccontare la Shoa', l'Olocausto, passano davanti ai nostri occhi freddi numeri, aride cronache, terribili immagini, documenti che parlano di chili di capelli, di denti, di pelle umana, di occhiali e altri resti umani e che l'apparato nazista vendeva alle fabbriche del Terzo Reich poiche' nulla doveva andare perduto. Ma la Shoa' e' stata molto di piu' , di piu' terribile e mostruoso.
Una mente umana non puo' immaginare come e' potuto accadere e chi lo ha vissuto non riesce a raccontarlo. Molti si sono uccisi per questo motivo,
pensiamo a Primo Levi, a Bruno Bettelheim e non sono i soli..
In Israele esistono decine di luoghi di cura dove sono ricoverati i sopravissuti che non possono piu' vivere ma solo gridare e piangere per quello che hanno passato e visto e che da allora non li lascia piu' dormire. Durante il processo Eichman vi sono stati in Israele un gran numero di suicidi, non ce l'avevano fatta a risentire, a rivivere quello scempio. Meglio il suicidio, meglio la morte.
Non puo' vivere chi e' sopravissuto alla barbarie di quella tribu' selvaggia e feroce che imperversava in Europa, che entrava nelle case e portava tutti via a calci e pugni, che dava la caccia ai bambini, che tascinava vecchi , donne, neonati, malati nei vagoni bestiame per portarli nei campi della morte dove venivano prima schiavizzati e torturati poi gasati e bruciati. Portava via interi paesi di ebrei, li bruciava vivi, li sepelliva vivi in grandi fosse comuni perche' i campi della morte non potevano contenere tutti.
Sei milioni.
L'annientamento di un popolo, la -soluzione finale-. Non nemici, o oppositori del regime, semplicemente un popolo che il nazismo voleva distruggere e che, per poterlo fare in modo totale, era andato a raccogliere in tutta Europa.
Badiamo bene, nel mondo vi sono stati sempre genocidi e tragedie dovuti alle guerre ma la fredda decisione e la perfetta organizzazione della -soluzione finale del popolo ebraico-, perpetrata non tanto per odio quanto per "dovere", hanno purtroppo una terribile unicita' nella storia dell'umanita'.
Ma i nazisti, per salvaguardare la purezza della razza, hanno portato ad Auschwitz e negli altri campi della morte anche zingari, omosessuali, testimoni di Geova, oppositori politici, handicappati. Chi non era perfetto doveva morire, chi non aveva la circonferenza del cranio della misura richiesta doveva morire, chi non era sano, puro e tedesco doveva morire.
E li hanno fatti morire senza dignita', nudi, riducendoli a delle larve, ridendo di loro e delle loro sofferenze, facendoli rincorrere dai loro cani che azzannavano quei poveri corpi nudi e, alla fine, nemmeno la sepoltura ma un camino alto e nero da cui usciva impalpabile e leggero il fumo che, ricadendo, ricopriva tutto, anche gli animi e le coscienze dei carnefici e dei loro complici.
Forse oggi le giovani generazioni non vogliono ricordare, provano anche un senso di fastidio. Siamo nel nuovo millennio, dobbiamo guardare avanti, c'e' internet,
dimenticare e' piu' facile, ormai tutto e' passato, il secolo della malvagita' e' trascorso, non vale la pena rattristarsi ed e' questa ricerca del facile e del superficiale, questo rifiuto della memoria che noi, gli adulti, i genitori, gli insegnanti dobbiamo assolutamente evitare perche' il nazismo non e' morto: solo ieri un gruppo di persone e' entrato nel ristorante di un villaggio , ha chiesto i documenti alle persone presenti, due erano ebrei , li hanno trascinati fuori, messi contro un muro e gli hanno sparato in testa a sangue freddo.
Il nazismo esiste ancora, aspetta solo il momento giusto per colpire ancora e la tribu' sufficientemente feroce per esprimersi.
E' compito nostro far capire ai giovani la mostruosita' del razzismo, la bellezza e la dignita' della diversita' e il rispetto di essa perche' nessuno porti piu' la stella gialla cucita sui vestiti o perche' nessuno strisci piu' lungo i muri per non far vedere la sua pelle piu' scura.
Domani l'Europa vuole ricordare Auschwitz !
L'Europa DEVE ricordare Auschwitz !

Il Seminario a Davos

Pochi minuti fa si e' svolto a Davos in Svizzera un seminario sul Medio oriente. Ha parlato Shimon Peres e ha parlato di pace e di accordi . Poi e' intervenuto Arafat e si scatenato nelle sue solite accuse contro Israele. Arafat, che nonostante quello che fa, viene ancora invitato in consessi internazionali, ha detto che Israele lo ha attaccato con una guerra durata piu' di tre mesi, che il generale Mofaz ha mandato i suoi soldati ad ammazzare i bambini palestinesi. Che i bambini palestinesi soffrono la fame per la guerra di Israele. Urlava le sue accuse Arafat, davanti a Kofi Anan e a un numeroso pubblico internazionale. Urlava dopo le parole di pace di Peres e tutti lo ascoltavano in religioso silenzio mentre ci dava degli assassini.
Mi aspettavo che Shimon Peres si alzasse a abbandonasse la sala sentendo accusare in questo modo il suo paese. Invece Shimon Peres e' rimasto seduto, ha ascoltato in siilenzio le accuse e alla fine ha anche stretto la mano a Arafat.
E' questo l'orgoglio di Israele?
E' cosi' che un ministro di Israele lascia offendere il proprio paese da un ciarlatano terrorista?
Vi invito a protestare presso il Governo israeliano.
Vergogna a Shimon Peres che non sa difendere Israele da accuse false e vili.
E' cosi' che si fa la pace? Facendoci umiliare da un terrorista in un consesso internazionale? Il ministro Peres non pensa ai sentimenti degli israeliani che hanno visto quella vergogna trasmessa da CNN e BBC?
Se si toglie a un popolo l'orgoglio di se' e finita ed e' quello che Peres ha fatto. Vergogna! Questa non e' pace e' solo umiliazione.

Lettera al Direttore de La Stampa

Caro Direttore,
ho letto su internet l'articolo "Israele, il gioco torbido del voto e della pace" del 28 gennaio 2001 e vi sono alcune cose che vorrei chiarire. Innanzitutto Ehud Barak non e' l'eroe di Entebbe: Barak a Entebbe non e' neppure andato. L'eroe di Entebbe e' stato Yoni Netaniahu, fratello di Beniamin, che vi e' morto. La notizia che Barak e' l'eroe di Entebbe faceva parte della campagna elettorale, tutto e' stato smentito e i sostenitori di Barak non ne parlano piu'.
Scrivete inoltre che i palestinesi a Taba hanno fatto del loro meglio per dare a Barak qualcosa in mano. Che cosa? Forse voi sapete qualcosa che noi qui in Israele non sappiamo ma a Taba non e' stato dato niente come non e' stato dato niente in nessun incontro per la "pace". I palestinesi chiedono. Questo e' tutto. E non danno altro che terrorismo. E forse ve ne siete resi conto questa volta anche in Europa dopo la scandalosa performance di Arafat ieri a Davos. La verita' e' che Arafat non vuole la pace bensi' la guerra con Israele e nello stesso tempo fanno propaganda in Europa perche' si dica che e' Israele a non volere la pace.
Un' altra cosa fastidiosa del vostro articolo, di cui non ho potuto leggere la firma, e' il modo sarcastico che usate per descrivere l'assassinio dei due ragazzi di tel Aviv. Gli assassini sono entrati al ristorante, hanno chiesto i documenti, i due ebrei sono stati trascinati fuori e freddati con un colpo in testa. Sa di nazismo e non trovo niente di divertente in questo. Come nell'assassinio del ragazzino sedicenne a Ramallah o di tanti altri civili giustiziati solo perche' ebrei.
Mentre vi scrivo sento le notizie: altro assassinio di un poveretto che passava in macchina.
Questo e' quello che i palestinesi ci danno.
Cordialmente

Israele e, ahime', Giurato

ALLA REDAZIONE DI UNO MATTINA

Come al solito Luca Giurato fa , a proposito del Medio Oriente, servizi superficiali e inesatti. Vorrei dire gentilmente al signor Staffan de Mistura, al quale Giurato dava il suo commosso assenso, che il Monte Hermon e' in Israele. L'Italia puo' fare tutti i progetti che vuole, Israele non e' una sua colonia e non e' un paese del terzo mondo percio' Israele i progetti se li fa e se li paga da solo.
Suggerirei a Giurato di preoccuparsi di Arafat anziche' di Sharon. Il primo e' un terrorista che dimostra quotidianamente di non volere la pace, il secondo e' un ex generale di una democrazia ed e' stato demonizzato dall'Italia che considera un "must" essere sempre antiisraeliana. Certo se Giurato parla male di Arafat deve stare attento alla parte del corpo che appoggia sulla sedia sulla quale egli siede, se parla male di Sharon non gli succede niente.
Vorrei inoltre invitare gli speaker dei telegiornali di Unomattina di smettere di usare l'espressione "coloni ebrei". I "coloni" sono cittadini israeliani e cosi' devono essere chiamati.
Ieri un CITTADINO ISRAELIANO , non un colono ebreo, e' stato assassinato mentre tornava a casa sua.
Ultimo e amichevole consiglio a Luca Giurato: continui ad occuparsi dei vecchietti, continui a fingere di commuoversi in diretta, lasci perdere la politica soprattutto estera, NON continui a parlare inglese dicendo:" Sorry, non mi ero accorto dii parlare in inglese". Sappia Giurato che non ce ne siamo mai accorti neppure noi ascoltatori. Ci risparmi per cortesia.
Cordialmente

L'Islam e gli animali

E' noto che l'Islam porta poco rispetto a donne e bambini ed e' noto che i musulmani non sono esattamnte amanti degli animali. E' anche noto pero' che non esiste alcuna organizzazione nel mondo che abbia il coraggio di schierarsi contro i palestinesi per quello che fanno ai propri bambini mandandoli cinicamente e disgustosamente a morire.
Se nessuno, oltre alla regina di Svezia, ha il coraggio di mettersi contro Arafat e la sua gang, se persino la protesta di una Regina non ha avuto seguito e tutti fingono di non vedere e, se devono per forza vedere, allora ecco che la colpa viene data a Israele che , ohibo', spara contro chi gli spara addosso . Se nessuno interviene per salvare i bambini palestinesi dai palestinesi stessi, chi potra' interveniore per salvare i loro animali?
Abbiamo visto un povero asino completamente dipinto di azzurro e bianco, lasciato apposta in mezzo al fuoco incrociato. Abbiamo visto un altro povero asinello bardato con alcuni indumenti sacri per gli ebrei: il talled, la Kippa' eanche questo povero asino era dipinto dei colori di Israele.
Adesso, esattamente ieri 30 gennaio, alle ore 0030 italiane, i soldati israeliani appostati allo svincolo di Netzarim hanno visto arrivare un carro trainato da un asinello. I soldati hanno sparato in aria temendo un attentato ma il carro non si e' fermato e allora i soldati si sono accorti che il carro era guidato da dei fantocci non da persone. All'improvviso il carro e' saltato in aria causando la rottura dei vetri delle case a vari chilometri di distanza tanto era potente l'esplosivo.
L'inchiesta rivela che l'asinello era spronato a camminare da impulsi elettrici telecomandati, gli stessi impulsi che hanno fatto esplodere la bomba uccidendo l'animale.
Il mio appello e' questo: esiste un'organizzazione a livello mondiale, poiche' quelle di Israele hanno gia' ampiamente e inutilmente protestato, che si voglia muovere in difesa degli animali che i palestinesi maltrattano e fanno morire per loro terrorismo?

Se esiste si faccia avanti!
Stiamo ad aspettare, signori.
I palestinesi maltrattano e ammazzano gli animali e li usano per portare a termine atti di terrorismo!

WWF- LIPU- EPA- GREENPEACE Dove siete?

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Ultimo aggiornamento: 16/01/10