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"...eppure, quando guardo il cielo, penso che tutto si volgerá nuovamente al bene,che ritorneranno l'ordine, la pace, la serenitá"Annalies Marie Frank
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Israele, aprile 1997 - Israele è solo

E' certo che ai palestinesi non manca la fantasia. Una delle loro più recenti invenzioni è di accusare Israele di farsi gli attentati da solo per screditare il bravo Arafat.

Che poi i terroristi veri e ovviamente palestinesi, rivendichino l'attentato non ha importanza, quello che conta è che tutto il mondo riporti la notizia falsa soffiata con maestria da Arafat e dal suo capo della polizia, Jabril Rajub, fratello di uno dei capi di Hamas (ottima famiglia).

Devo fare i miei complimenti a tutto il gruppo palestinese che si occupa della propaganda, sono formidabili anche se aiutati nella loro follia dal fatto che il mondo occidentale si beve tutto purché venga da bocca araba. Israele è costretto a subire il danno e la beffa.

"Chiunque gli mandi i terroristi non ci interessa. Se lo meritano comunque".

E' questo lo slogan più diffuso da giornali e televisioni ed essendo gli arabi con proprietari di tutti i Media mondiali è chiaro che Israele, di fronte all'opinione pubblica internazionale, è perdente in partenza.

I mussulmani si stanno impadronendo del mondo con la violenza e con i soldi e l'Europa sorride cretinamente e lascia fare. La parola d'ordine è gli arabi non si toccano e allora succede che Arafat possa cambiare la realtà storica e dire che Gerusalemme è sua senza scandalizzare nessuno.

Succede che alla firma di Washington, Israele abbia mantenuto tutti gli impegni presi e abbia dato dato dato e Arafat abbia preso preso preso Hebron, anche la Giudea e Samaria. In cambio Arafat è stato capace di far saltare gli autobus a Gerusalemme, a Tel Aviv, il Centro commerciale più grande di Tel Aviv, i bar di Tel Aviv ecc.

Succede che nessuno abbia avuto il coraggio di far notare ad Arafat che il terrorismo non fa parte degli accordi di Oslo.

Succede che Israele, dopo aver dato tutto quello che doveva dare, apra un tunnel archeologico pronto da anni e Arafat scateni la guerra e succede che i suoi poliziotti, armati come da accordi di Oslo, da Israele, si mettano a sparare sugli israeliani facendo decine di morti e succede che ancora il mondo non osi dire ad Arafat che ammazzare gli israeliani non fa parte di nessun accordo, spiacenti...

Succede che Israele decida di costruire case e scuole per i suoi cittadini ebrei e arabi in territorio israeliano, allinterno della municipalità di Gerusalemme, capitale di Israele e succede che Arafat scateni guerra, intifada, terrorismo. E tutti gli danno ragione e dicono che Israele, cattivo cattivo, vuole costruire nella Gerusalemme araba ma nessuno sa dove si trovi questa Gerusalemme araba poiché esiste solo una Gerusalemme non due.

Succede che Israele sia l'unica nazione del mondo di cui non sia riconosciuta la capitale perché Arafat non vuole. Succede che Israele venga condannata all'ONU e dal Consiglio d'Europa per voler costruire case e che i palestinesi non vengano mai condannati per i morti fatti dalle loro maledette bombe umane.

Succede che, col beneplacido del mondo intero, Israele debba trattare la pace con chi scatena la violenza e terrore non appena le cose vanno come LUI non vuole.

Succede che dalla Carta Palestinese non sia stato cancellato il comma che promette la distruzione di Israele ma nessuno protesti oltre a noi.

La verità è che gli arabi non vogliono la pace, vogliono, come dice tutta la sua propaganda interna, eliminare fisicamente Israele.

Che Arafat vada in giro per il mondo spalancando gli occhi innocentemente, sbraitando che Israele si copre di crimini e che lui, Arafat vuole solo la pace, non ha nessuna importanza, la realtà è che non vogliono lasciarci campare e che Israele dovrà combattere sempre per poter avere il diritto di esistere. Durante il governo Peres che, nella sua illusione di pace avrebbe dato ai palestinesi anche sua madre, gli attentati terroristici si sono ripetuti regolarmente e, sempre come da copione, tutti i media internazionali deprecavano Israele.

Il mondo occidentale ha scelto gli arabi spingendo Israele nell'angolo, solo.

Come disse Golda Meir ogni nazione del mondo ha il suo blocco di appartenenza: una nazione europea ha l'Europa; una nazione sudamericana ha il Sud America; una nazione mussulmana ha il mondo islamico; solo Israele è solo, completamente solo, ancora minacciato di distruzione e riconosciuto a fatica da molte nazioni, compreso (vergogna!) il Vaticano, solo dopo aver stretto la mano ad Arafat. Quella mano che il povero Rabin ha stretto con evidente disagio è stata la garanzia per riconoscere Israele, a ben 50 anni dalla sua nascita come Stato. Mai successa una cosa simile nella storia del mondo. Tutto questo è molto frustrante e molto ingiusto ma pare che così debba essere per gli ebrei, da sempre e , considerare le premesse, mi dispiace dirlo, fino a quando esisterà un ebreo sulla terra.

Io voglio credere che Israele ce la farà a sopportare anche la nevrosi della paura, dell'ingiustizia, del voler capire tutto e fare tutto e provvedere a tutto.

Israele paese libero e democratico, messo alle corde da un mondo democratico che ha scelto vergognosamente di stare dalla parte delle dittature feudali arabe, ce la farà. Col coraggio di sempre.

Deborah Fait

Associazione di Amicizia Marche Israele - Pagina attiva dal 1995 - E mail: aami@eclettico.org
Ultimo aggiornamento: 16/01/10