Will Storr: "Sappiamo già come va a finire. Moriremo, così come tutti quelli che amiamo, e alla fine giungerà la morte termica: tutto nell’universo smetterà di trasformarsi, le stelle si spegneranno e non resterà più nulla se non un vuoto infinito, gelido e senza vita. L’esistenza umana, con tutto il suo clamore e la sua tracotanza, è destinata a un’eterna insensatezza. Ma non è con questo spirito che affrontiamo la vita".
Tocqueville: "Se cerco di immaginarmi il nuovo aspetto che il dispotismo potrà avere nel mondo, vedo una folla innumerevole di uomini eguali, intenti solo a procurarsi piaceri piccoli e volgari, con i quali soddisfare i loro desideri. Ognuno di essi, tenendosi da parte, è quasi estraneo al destino di tutti gli altri: i suoi figli e i suoi amici formano per lui tutta la specie umana; quanto al rimanente dei suoi concittadini, egli è vicino ad essi, ma non li vede; li tocca ma non li sente affatto; vive in se stesso e per se stesso e, se gli resta ancora una famiglia, si può dire che non ha più patria".