assassinio su scala industriale

Nel passato, e in altri continenti, l'assassinio su scala industriale non era possibile; esso appartiene al Novecento e all'Europa. Lo stesso si può dire della capacità organizzativa e della freddezza con cui è stato eseguito. E forse anche dell'aspettativa che misfatti di tali proporzioni si potessero innescare senza motivazioni reali. Secondo Todorov, la forte specializzazione e complessità della vita individuale e la difficoltà di procurarsene una visione d'insieme, esasperate nel Novecento, hanno contribuito in modo sostanziale a rendere possibile questo crimine senza precedenti.
Secondo Jacob Burckhardt nella morale non esiste progresso. I beni culturali da soli non fanno cultura, ma al massimo producono dei filistei. C'è anche da chiedersi quale contributo la cultura possa dare all'umanità. Tutte queste considerazioni diventano col passare del tempo sempre più pesanti, poiché nuove armi e nuove tecniche portano con sé nuove possibilità, nel bene e nel male; nuove sensibilità portano nuove debolezze (e viceversa), e nuove difficoltà di osservare le cose in termini complessivi portano nuove precarietà e nuovi rischi. 

MEIER C. Da Atene ad Auschwitz. Il Mulino, 2004. p. 179

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