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"...eppure, quando guardo il cielo, penso che tutto si volgerá nuovamente al bene,che ritorneranno l'ordine, la pace, la serenitá"Annalies Marie Frank
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bulletIsraele in Europa?
bulletIn risposta ad un appello per il diritto allo studio dei palestinesi
bulletAmana Mona, 25 anni, palestinese
bullet"SAREBBE IMMORALE TRATTARE CON I TERRORISTI!"
bulletShalevet, 10 mesi

Israele in Europa?

L'adesione prestigiosa di Willi de Clerk all'entrata immediata di Israele nell'Unione europea ha contribuito a far scoppiare il caso: Europa si, Europa no, per Israele? Forse sarebbe meglio dire: Europa, non so.
La proposta, fatta da Marco Pannella a Gerusalemme nel lontano 1985, puo' sembrare interessante, una grande idea. Sicuramente l'ammissione di Israele in Europa farebbe bene soprattutto all'Europa stessa e alla sua immagine. L'Europa prova giustamente nei confronti degli ebrei un senso di colpa difficilmente cancellabile. Sulla coscienza europea pesano duemila e piu' anni di odi e persecuzioni antisemite, la Shoa' e il rifiuto di dare ai sopravissuti della Shoa' un rifugio. I sopravvissuti ebrei dei campi della morte, cui era rimasta solo la vita avendo perso casa e famiglia e patria, furono messi in campi profughi e dichiarati "displaced persons", cioe' persone senza luogo , senza un posto che potesse accoglierle, persone soprattutto scomode che, per fortuna dell'Europa, fuggirono verso la Palestina per creare e far rinascere lo Stato di Israele nella stessa zona geografica e storica di duemila anni prima.
L'Europa quindi potrebbe ricostruirsi una verginita' se non morale almeno politica e avrebbe tutto da guadagnare dal punto di vista pratico mettendosi praticamente in casa l'Alta Tecnologia israeliana, seconda, forse, solo a quella degli Stati Uniti.
Le argomentazioni di molti "... ma se entra Israele perche' dire di no a Turchia, Egitto, Marocco, Algeria?" non reggono perche' questi paesi sono dittature, a parte e con riserva la Turchia, praticano tutti la pena di morte e molti il terrorismo.

L'altra parte della medaglia pero' rivela un problema grave: i rapporti stretti tra Europa e paesi arabi. La innegabile sudditanza dell'Europa agli stati arabo-islamici e l'altrettanto innegabile ancora esistente antisemitismo o antisionismo che dir si voglia, saranno certamente un grande ostacolo pratico e ideologico all'entrata di Israele in Europa.

Israele potrebbe trarne un vantaggio economico, potrebbe non essere piu' l'ebreo tra gli stati del mondo, potrebbe non essere piu' boicottato ogni volta che la Lega Araba lo ordina.
Potrebbe ma cio' che certamente accadrebbe sarebbe la perdita della propria liberta' e indipendenza, il pericolo di finire tra le fauci dei politicanti europei apertamente e dichiaratamente filoarabi.
Israele e' piu' europea di molti stati europei ma la sua peculiarita' di paese degli ebrei e per gli ebrei ne farebbe l'ultimo degli stati, il piu' chiacchierato e maltrattato.
Ricordiamoci le visite in Israele di Robin Cook, ministro degli esteri inglese, e di Jacques Chirac . Sono venuti, hanno fatto le loro violente sceneggiate antiisraeliane e se ne sono andati lasciandoci con la bocca amara e tanta rabbia.
Ricordiamo che in 52 anni dalla fine della guerra il primo presidente italiano venuto in visita ufficiale in Israele e' stato Azeglio Ciampi che ha parlato a Gerusalemme riconoscendola cosi' capitale di Israele. Grande coraggio ma e' stato il primo.
Ricordiamoci che Lo Stato del Vaticano ha riconosciuto Israele solo nel 1993.
Ricordiamo anche che l'Europa Unita non esiste, esiste solo l'Unione Europea in cui non legifera il Parlamento ma il Consiglio europeo composto da rappresentanti dei paesi membri. Pericoloso e anche antidemocratico perche' ogni consigliere porta l'imprimatur del proprio paese, nel bene e nel male.
Israele correrebbe il pericolo di dover abbandonare la propria anima ebraica cessando di essere il paese degli ebrei e il nostro rifugio in caso di pericolo. Come possiamo pensare che 5 milioni di persone, 5 milioni di ebrei, possano opporsi a 80 o 100 milioni di non ebrei con un backround di pregiudizi non ancora superato.
Last but not least, Israele dovrebbe dare i suoi pompelmi all'Olanda o alla Danimarca e noi dovremmo mangiare i pompelmi olandesi o danesi . Terribile.

In risposta ad un appello per il diritto allo studio dei palestinesi

mi e' capitato di leggere la tua mail in risposta all' appello per il diritto allo studio dei palestinesi e mi piacerebbe si capisse che le cose non stanno esattamente come l'appello in questione le presenta. Arafat ha preferito non rispettare i vari accordi firmati e ha fatto scoppiare la violenza, la guerra e il terrorismo. I palestinesi provocano Israele da 6 mesi e ogni giorno, ogni santo giorno la polizia israeliana o l'esercito scoprono nuovi tentativi di attentati. Il giorno precedente la chiusura di Ramallah e' stata fermata una macchina che andava verso Gerusalemme per un attentato : nell'auto c'erano diversi chili di esplosivo e cilindri di gas. I servizi segreti sapevano che proprio a Ramallah stavano preparando un grande attentato contro i cittadini di Israele. Ogni giorno, anche adesso che ti scrivo, ci sono palestinesi nascosti che sparano contro qualsiasi macchina con targa israeliana. Oggi e' morto un uomo che stava andando al lavoro. Sei mesi di terrorismo e di provocazioni, sei mesi di violenza e ogni volta che Israele reagisce si mettono a urlare che siamo tanto cattivi e che vogliono la protezione delle forze internazionali.
Credo che nessun paese del mondo accetterebbe una simile situazione perche' ogni nazione ha il dovere di proteggere i propri cittadini dalle bombe che gli saltano indiscrimatamente tra le gambe. Arafat non da nessuna importanza alla gioventu' palestinese prova ne e' che all'inizio dell'intifada ha fatto chiudere le scuole e le universita' perche' bambini e ragazzi andassero a fare da scudi umani (Perche' non hanno protestato allora quelli che protestano oggi?). Israele pero' tiene molto alla sua gioventu', ebrea o araba che sia, e vuole eliminare ogni possibilta' di assassinio. Non si puo' permettere che bombe esplodano tra la gente, tra le case, nei mercati. NOn si puo', in coscienza. Se i palestinesi stanno con Arafat e la sua violenza e accettano il suo tradimento alla pace ed agli accordi di pace, allora devono pagarne il prezzo. Non si puo' avere la botte piena e la moglie ubriaca. Vogliono il terrorismo? Paghino il prezzo del terrorismo e il prezzo e' che Israele deve difendersi. In questo momento laTV israeliana trasmette, come tutti i giorni, un programma per ragazzi in ebraico e arabo con ragazzi ebrei e arabi. Non succede dall'altra parte, anzi nei testi scolastici palestinesi si leggono titoli del tipo"nessuna altra possibilita' alla distruzione di Israele" e alla TV palestinese fanno solo programmi di odio con bambini di sei, otto anni vestiti da terroristi col mitra in mano.
Bisogna sapere, bisogna pensare.
Non ti invito a non firmare , se te la senti devi farlo ma, vedi, prima pensa alla malafede di quell'appello . Poi decidi.
Cordialmente

Amana Mona, 25 anni, palestinese

E' entrata nell'aula del tribunale militare di Bet El ridendo e con i pollici alzati in segno di vittoria. Ha detto di essere orgogliosa di quello che aveva fatto e di essersi sacrificata per il suo popolo.
Amana Mona, 25 anni, palestinese, reporter del giornale palestinese Al Sinobar, membro attivo dei terroristi Fatah Tanzim, aveva contattato via internet e facendosi passare per ebrea americana, bella e con gli occhioni azzurri, ragazzi israeliani desiderosi di avventure come tutti i ragazzi del mondo.
Ne aveva esclusi alcuni troppo sospettosi e alla fine la sua scelta era caduta su Ofir Rahum, 16 anni, abbastanza giovane e ingenuo da cadere nella trappola.
Gli aveva dato appuntamento a Gerusalemme promettendogli che sarebbe stato a casa, come al solito, alle 5 per non far preoccupare mamma e papa'.
Ofir era andato all'appuntamento con la morte ignaro e felice, indossava la maglietta della sua scuola, sognava, era la sua prima ragazza, forse si sentiva in colpa per non aver avvisato i genitori.
Si erano incontrati alla stazione degli autobus , lei lo aveva portato alla sua macchina e via verso Ramallah. Lui, Ofir, era la prima volta nella vita che andava a Gerusalemme.
Non si era accorto che Mona lo stava portando fuori citta', solo a un certo punto, ormai gia' alla periferia di Ramallah , forse insospettito, forse gia' pentito, forse timoroso per la reazione dei genitori aveva detto "non sapevo che a Gerusalemme vi fossero tanti arabi" . E la', poco dopo quelle parole, la macchina si era fermata. Era il luogo convenuto.
Un terrorista armato di kalashnikof aveva aperto la portiera di Ofir, intimandogli di uscire. Il ragazzo, terrorizzato, si teneva aggrappato al suo sedile, forse non si era nemmeno accorto del tradimento di Mona, probabilmente in un lampo avra' capito di essere finito in mezzo ai terroristi il cui unico desiderio e' ammazzare gli ebrei.
Il primo tanzim gli ha sparato, poi altri suoi compagni si sono divertiti , lo hanno crivellato di colpi, lo hanno messo nel bagagliaio della loro macchina e portato via.
Mona e' andata a pranzo con un'amica nascondendo la macchina sporca di sangue.
Il papa' di Ofir ha detto di non essere troppo interessato a incontrare colei che ha portato suo figlio verso una morte atroce e senza senso. La sua e' solo una certa curiosita': che volto puo' avere questa strana persona, questa ragazza capace di ingannare un ragazzino e portarlo all'esecuzione solo perche' ebreo e israeliano.
Certamente il papa' di Ofir avra' visto Mona entrare trionfante nell'aula del tribunale militare. Rideva Mona, era felice, eccitata, trionfante.
Per il suo popolo aveva fatto assassinare un ragazzino ebreo di 16 anni che era andato all'appuntamento d'amore indossando la maglietta della scuola.
Amana Mona, Che grande coraggio!

"SAREBBE IMMORALE TRATTARE CON I TERRORISTI!"

L'Alto Commissario Europeo Javier Solana ha pronunciato questa frase lapidaria:"SAREBBE IMMORALE TRATTARE CON I TERRORISTI!".
Di quali terroristi parlava Solana? Dei terroristi palestinesi? Di quei terroristi che hanno fatto saltare autobus, esplodere bombe in tutta Israele? Di quei terroristi palestinesi che sparano nelle macchine dei cittadini israeliani ? Di quei terroristi palestinesi che hanno ridotto senza gambe i tre fratellini Choen a Kfar Darom o che hanno reso orfani i bambini dei cogniugi Kahana? Di quei terroristi palestinesi che hanno come unico fine di ammazzare gli ebrei?
Di quei terroristi che per la terza volta hanno messo una macchina piena di esplosivo a Meah Shearim di Gerusalemme?
EBBENE NO! Non e' a questi terroristi cui Solana si riferiva!
Solana non parlava dei terroristi palestinesi, quelli gli sono simpatici! Sono "in".
Solana parlava dei terroristi albanesi dell'UCK. Quelli invece sono "out".
NON SOLO , la commissione d'inchiesta della Nazioni Unite ha definito "eccessivo e sproporzionato" il ricorso alla forza di Israele durante l'intifada. Guai chiamarla -guerriglia armata-, solo intifada, nulla piu'.
NON SOLO, la commissione delle Nazioni Unite ha affermato che Zahal "non ha avuto perdite consistenti" e che i "pochi morti israeliani" erano vicino agli insediamenti dei cattivi -coloni-.
Nessun accenno al terrorismo palestinese. Hamas, Jiad, Fatah, Forza 17 nemmeno nominati.
Naturalmente detta commissione composta da: Kamal Hossain (Bangladesh), Richard Falk (USA), John Dugard (Sud Africa) si e' incontrata con esponenti politici palestinesi, compreso Yasser Arafat, organismi non governativi, giornalisti locali.
Il governo israeliano non ha collaborato sostenendo che il mandato della commissione era univoco poiche' si e' occupato delle violazioni dei diritti umani solo da parte israeliana. I palestinesi possono violare i diritti umani senza ricevere nemmeno un rimprovero, nessuna commissione d'inchiesta per loro, nemmeno quando ammazzano altri palestinesi.
Il governo di Gerusalemme non ha pero' ostacolato l'inchiesta.
Bene, signor Solana, e' immorale trattare con i terroristi...purche' non siano palestinesi. Complimenti vivissimi!

Shalevet, 10 mesi

E' stata uccisa a Hebron una bambina di dieci mesi. Si chiamava Shalevet che significa Fiammella. Non e' stato un incidente. Non e' stato uno scasmbio di spari tra le due parti.
Qualcuno ha preso la mira sulla testina di Shalevet, ha premuto il grilletto e la Fiammmella si e' spenta. Aveva dieci mesi.

Associazione di Amicizia Marche Israele - Pagina attiva dal 1995 - E mail: aami@eclettico.org
Ultimo aggiornamento: 16/01/10